Quindici ragazzi e ragazze con storie e provenienze diverse insieme per fare sport inclusivo, un nuovo parco aperto alla città e rigenerato con un’opera d’arte pubblica e un laboratorio creativo per combattere razzismo e xenofobia. E’ quanto accaduto al Parco degli Aquiloni a Bari, riaperto al pubblico dopo anni di mancato utilizzo grazie a GreenKite srl, selezionato a seguito di un bando comunale. Uno spazio restituito a Bari anche grazie al progetto “Kick-Off Picone” di Pigment Workroom e ActionAid Italia.

Questo format, alla sua seconda edizione, è stato pensato da Pigment Workroom per tornare a vivere collettivamente spazi pubblici tramite lo sport, partendo dall’idea che “il gioco sia una cosa molto seria”, come insegnava Bruno Munari. A tal fine l’arte diventa uno strumento che si appropria del linguaggio sportivo per riportarlo alla sua natura più sociale e scevra di ogni pregiudizio, portando alla nascita di due nuove squadre di calcio di strada: i Dhimba e i Cambio. La pista di pattinaggio è stata riqualificata come campo da calcio, gli spalti sono stati rinnovati e sono state create divise personalizzate. Il 2 aprile 2025, il parco degli aquiloni a Bari ha riaperto le sue porte, presentando alla città una nuova opera di arte pubblica.

ActionAid Italia ha coinvolto nelle attività sportive ragazze e ragazzi rifugiati e con background migratorio. Il gruppo di giovani ha contato sul supporto dei leader di comunità di Actionaid e alle educatrici ed educatori delle comunità “Casa Shalom” e “Ala Baytuk”. L’obiettivo è contrastare l’intolleranza e la xenofobia tra i giovani attraverso lo sport, promuovendo metodi di allenamento e gioco basati sul rispetto, sulla mediazione tra pari e la partecipazione. Un percorso che porta a rafforzare la capacità di giovani, associazioni e istituzioni nel costruire comunità inclusive e non polarizzate.
I quindici giovani con background migratorio coinvolti hanno partecipato anche a un laboratorio di arte pubblica. Con il supporto dello psicologo Andrea Battaglini, sono state esplorate le connessioni tra storie di integrazione, partecipazione giovanile, linguaggio inclusivo e pratica sportiva. Il gruppo ha anche collaborato alla creazione dell’identità e delle divise di due nuove squadre sportive: i “Dhimba”, con i colori rosso e blu affidati alla guida di Michele Santella, e i “Cambio”, con i colori giallo e verde con nel ruolo di capitàno Mario Nardulli. Assieme a loro, le squadre hanno creato loghi e simboli, stampati su t-shirt e toppe per le divise.
In seguito, Mario Nardulli ha progettato la decorazione dell’ex campo da pattinaggio, futuro palco per eventi. Per farlo, ha richiamato i colori e usato i timbri realizzati per le divise, allargandosi a tutte le sedute del parco, grazie all’aiuto di tutte le utenti del corso, e coinvolgendo anche altre cittadine e cittadini nella realizzazione di sciarpe e bandiere per sostenere le squadre durante la partita inaugurale.