Dall’artista:
In questo lavoro ho voluto preservare la superficie “intaccata” del muro, nel suo stato degradato, utilizzandola quasi come fosse un pattern del disegno stesso, interagendo sia su lei che attraverso lei, rendendo anch’essa protagonista, con i suoi segni del tempo, dell’opera. I personaggi centrali osservano il mondo come fossero quasi affacciati da un sipario, creando un’interazione che ricerca lo sguardo dei passanti accidentali. I due, provenendo “dal mondo dietro il sipario”, sanno cosa lì si cela. Le figure esterne fluttuano in un cosmo magico dove tutto è sospeso, come in un sogno senza confini e senza tempo, dove la simbologia presente richiama la dimensione onirica e dell’inconscio.
From the artist:
In this work i wanted to “preserve” the damaged surface of the wall, in order to use it like it was the very pattern of the artwork, through their mutual interaction and making use of the signs left by time. The two characters in the middle observe the world like they were looking from a curtain, thus trying to catch the eye of accidental bystanders. They seem to know what is there behind that curtain: external figures fluctuate in a magic cosmos where everything is suspended, like in a limitless and timeless dream, where the symbols of the present summon the subconscious and the oniric dimension.