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** english version below **

WOW – Women on walls

@Complesso delle Monacelle di Casamassima

BASTARDILLA x PIGMENT WORKROOM
SETTEMBRE-OTTOBRE 2022

“Chi apre la porta ad una scuola, chiude una prigione” – Victor Hugo

La citazione di Victor Hugo qui riportata racchiude in sé la finalità che il progetto “WOW – Women on Walls” si è proposto: valorizzare e promuovere Palazzo Monacelle, bene culturale, oggi sede della Biblioteca Comunale e della Fondazione Mons. Montanaro, attraverso un’opera di arte pubblica, che racconti la storia dello stesso e di coloro che l’hanno reso celebre, sulle mura perimetrali dell’ex carcere cittadino (immobile destinato a divenire, per volontà dell’Amministrazione, futura casa delle associazioni culturali locali).

Le artiste e gli artisti sono coloro che presagiscono il compiersi dei grandi mutamenti sociali. L’obiettivo dell’arte urbana è quello di amplificare, nella forma più visibile possibile, i processi di rinascita di luoghi collettivi.

Casamassima, il cui borgo antico è noto ai più come “Paese Azzurro”, vanta una considerevole connotazione storico-culturale, legata principalmente alle varie signorie susseguitesi nel corso dei secoli.
Fra i lasciti architettonici, la famiglia De Bellis si distinse per la costruzione di un imponente edificio ai margini del centro storico che, grazie al benefattore Don Domenico Console, si trasformò nella seconda metà dell’Ottocento, nell’Opera Pia Orfanotrofio Addolorata, oggi noto come “Palazzo Monacelle”. Questo palazzo risulta degno di nota per essere stato uno dei primi Conservatori musicali femminili in Puglia, nonché per la sua caratteristica di impartire un’educazione civile e religiosa a giovani fanciulle rimaste orfane o abbandonate.
All’Addolorata la musica è donna. Le oblate casamassimesi, conosciute all’epoca con l’appellativo “monacelle”, in un panorama meridionale di sostanziale analfabetismo, hanno la straordinaria possibilità di divenire «maestre di cappella» di professione o, semplicemente, di affinare la propria educazione con la musica.
Le Monacelle incarnano un progresso speciale, perché donne, musiciste e non aristocratiche. A Casamassima l’idea di una scuola di musica non elitaria e per di più al femminile è una rivoluzione filantropica, colta e lungimirante.

Partendo quindi da quello che, allo stato attuale, risulta essere il principale polo culturale cittadino, ma anche dal ruolo che Palazzo Monacelle ha rivestito in passato all’interno del panorama locale, con il progetto “WOW”, il bene culturale in oggetto “passa il testimone”, nel processo di educazione, accoglienza e formazione, all’ex Casa Mandamentale, elevandola da fabbrica di reclusione a fucina culturale. Lo fa attraverso la riproduzione evocativa di immagini storiche e contemporanee al tempo stesso, che raccontando il processo di emancipazione, soprattutto femminile, della parità di genere che innesca la cultura, salvando e nobilitando gli animi di chi opera per essa e di chi ne è investito.

L’obiettivo è dunque stato di realizzare un ponte fra passato e futuro nella vita sociale e culturale Casamassimese, ponendo particolare attenzione all’aspetto dell’emancipazione culturale femminile e della parità di genere tramite la musica.

A guidare questo processo è stata Bastardilla (http://www.bastardilla.org/).
Di origine colombiana, questa artista fa la spola con l’Italia ed è conosciuta per saper raccontare, attraverso le sue opere, la forza delle donne. La sua identità resta anonima, nel solco di una tradizione dei primi artisti urbani, preferendo che sia solo il suo lavoro a parlare per lei, nella convinzione che sia la pittura l’unico modo per avvicinarsi alle persone al fine di costruire un mondo migliore.

“È tempo di inventare, è tempo di essere liberi, è tempo di vivere bene.” – Ana Esther Esther Cecena

Bastardilla è rimasta affascinata dalla storia del Conservatorio delle Monacelle, un luogo che, agli occhi di un contemporaneo, potrebbe delinearsi proprio come uno dei primi centri di antiviolenza del Meridione, nonché dalla possibilità di poter disegnare sulle mura di un ex-carcere è una combinazione rara.

LE ATTIVITÀ E I LABORATORI

Nel modus operandi di Pigment Workroom è molto rilevante il coinvolgimento dei residenti nei processi creativi, e in questo caso l’immersione nel contesto casamassimese è stata totale: grazie al coinvolgimento di altre tre associazioni locali, il progetto non si è limitato all’opera di street-art.

Ad un primo incontro informale con le tante associazioni del terzo settore casamassimese, il 20 settembre ha fatto seguito una passeggiata esplorativa della città insieme a Bastardilla, partita dal Complesso delle Monacelle, e li tornata per dare avvio al primo incontro con le iscritte e gli iscritti ai laboratori previsti.
Tramite un form online, Pigment ha raccolto le iscrizioni a due tipi di attività:

WORKSHOP DI SCRITTURA CREATIVA

Se la visita guidata è stata fondamentale per far comprendere a Bastardilla gli aspetti più interessanti del complesso delle Monacelle agli occhi di cittadine e cittadini casamassimesi, il primo laboratorio sarà rivolto proprio a loro. Grazie al supporto di Kaufman – scritture creative e alla libreria Mammachilegge, il gruppo di lavoro ha avuto il compito di re-interpretare la storia del Complesso e delle orfanelle di Casamassima, al fine di immaginare un percorso ideale che possa connetterlo idealmente e fisicamente alla ex casa mandamentale.

L’occasione è stata quella di soffermarsi su temi fortemente contemporanei, come quello del women empowerment, per creare una nuova storia capace di guidarci per Casamassima anche in formato audio-podcast, che potete ascoltare qui:

Ascolta “WOW Casamassima” su Spreaker.

WORKSHOP DI TURISMO DI PROSSIMITÀ

Nonostante la parete è stata realizzata in periferia, sulle pareti dell’ex carcere cittadino, il cuore delle attività è stato proprio nelle sale in cui le giovani orfane, chiamate “monacelle”, ma di fatto non consacrate, ebbero la possibilità di ricevere un’istruzione laica.

Connettere a livello spirituale e fisico questi due luoghi è l’obiettivo del secondo laboratorio, guidato dalla Associazione ziczic e aperto a tutte e tutti i cittadinə dispostə a immaginare in maniera collettiva un percorso ideale per visitare Casamassima accompagnati dalla storia emersa dal primo laboratorio. Fra le tante suggestioni che possano rendere visibili i QR-code lungo il cammino, si è scelto di usare lo strumento della cartapesta, tipico casamassimese, creando un percorso basato sulle storie raccolte per il podcast.

MURALES

Mantenendo inalterata la tradizione sudamericana del muralismo sociale e politico, Bastardilla è fra le poche artiste che ancora sfrutta gli spazi pubblici per schierarsi in maniera diretta contro le iniquità della società moderna.
Le sue opere parlano di femminismo, solidarietà, confini da abbattere e legami da creare, e la storia delle Monacelle porta con sé anche il valore della musica e dell’arte per l’emancipazione delle persone. Durante la residenza a Casamassima, grazie al confronto con il gruppo di lavoro e con tutte le cittadine e cittadini che incontrerà, Bastardilla ha portato sul muro dell’ex-carcere una storia dove i lupi maschi non riescono a mangiare le monacelle, che fluttuano e si liberano sulle musiche da loro stesse suonate.

“WOW – Women on walls” è un progetto di arte pubblica finanziato dall’avviso STHAR LAB della Regione Puglia e affidato dal Comune di Casamassima all’Associazione culturale Pigment Workroom in collaborazione con l’artista Bastardilla, la Biblioteca Comunale “Complesso delle Monacelle”, ziczic, Cime, Kaufman scritture creative e la libreria Mammachilegge.
Si ringrazia Marika D’Ernest per la consulenza sui temi di genere in fase progettuale.

***** ENGLISH VERSION ****

WOW – Women on walls

@Complesso delle Monacelle di Casamassima

BASTARDILLA x PIGMENT WORKROOM
SEPTEMBER-OCTOBER 2022

“He who opens the door to a school, closes a prison” – Victor Hugo

The quote by Victor Hugo quoted here encapsulates the purpose that the “WOW – Women on Walls” project has set for itself: to enhance and promote Palazzo Monacelle, a cultural asset, now home to the Municipal Library and the Mons. Montanaro Foundation, through a work of public art, which tells the story of the same and of those who made it famous, on the perimeter walls of the former city prison (a property destined to become, by the will of the Administration, the future home of local cultural associations).

Women artists are those who presage the fulfillment of major social changes. The goal of urban art is to amplify, in the most visible form possible, the processes of rebirth of collective places.

Casamassima, whose ancient village is known to most as “Blue Country,” boasts a considerable cultural-historical connotation, linked mainly to the various seigniories that have followed one after another over the centuries.
Among the architectural legacies, the De Bellis family distinguished itself for the construction of an imposing building on the edge of the historic center, which, thanks to benefactor Don Domenico Console, was transformed in the second half of the 19th century into the Opera Pia Orfanotrofio Addolorata, known today as “Palazzo Monacelle.” This palace is noteworthy for being one of the first women’s music conservatories in Apulia, as well as for its characteristic of imparting civil and religious education to young girls who were orphaned or abandoned.
At Addolorata, music is women. The Casamassimese oblates, known at the time by the appellation “monacelle,” in a southern landscape of substantial illiteracy, had the extraordinary opportunity to become “chapel masters” by profession or, simply, to hone their education with music.

The Monacelles embody special progress because they are women, musicians and not aristocrats. In Casamassima, the idea of a music school that is non-elitist and, moreover, female-run is a philanthropic, educated and forward-looking revolution.

Therefore, starting from what, at present, turns out to be the city’s main cultural hub, but also from the role that Palazzo Monacelle has played in the past within the local scene, with the “WOW” project, the cultural asset in question “passes the baton,” in the process of education, reception and training, to the former Casa Mandamentale, elevating it from a prison factory to a cultural forge. It does so through the evocative reproduction of historical and contemporary images at the same time, recounting the process of emancipation, especially of women, of gender equality that triggers culture, saving and ennobling the spirits of those who work for it and those who are invested in it.

Thus, the goal was to build a bridge between the past and the future in Casamassimese social and cultural life, paying special attention to the aspect of women’s cultural empowerment and gender equality through music.

Leading this process was Bastardilla (http://www.bastardilla.org/).
Of Colombian origin, this artist commutes to Italy and is known for being able to tell, through her works, the strength of women. Her identity remains anonymous, in the tradition of early urban artists, preferring that it is only her work that speaks for her, in the belief that painting is the only way to get close to people in order to build a better world.

“It is time to invent, it is time to be free, it is time to live well.” – Ana Esther Cecena

Bastardilla was fascinated by the history of the Monacelle Conservatory, a place that, in the eyes of a contemporary, could be delineated precisely as one of the first anti-violence centers in the South, as well as the possibility of being able to draw on the walls of a former prison is a rare combination.

THE ACTIVITIES AND WORKSHOPS

In Pigment Workroom’s modus operandi, the involvement of residents in creative processes is very relevant, and in this case the immersion in the Casamassimese context was total: thanks to the involvement of three other local associations, the project was not limited to street-art work.

An initial informal meeting with the many associations of the Casamassimese third sector was followed on September 20 by an exploratory walk of the city together with Bastardilla, which started from the Monacelle Complex and returned there to initiate the first meeting with those enrolled in the planned workshops.
Through an online form, Pigment collected registrations for two types of activities:

CREATIVE WRITING WORKSHOPS.

If the guided tour was crucial in making Bastardilla understand the most interesting aspects of the Monacelle complex in the eyes of Casamassimese citizens, the first workshop will be aimed precisely at them. Thanks to the support of Kaufman – creative writings and the Mammachilegge bookstore, the working group was tasked with re-interpreting the history of the Complex and the orphan girls of Casamassima, in order to imagine an ideal path that could connect it ideally and physically to the former mandmental house. The opportunity was to dwell on strongly contemporary issues, such as women empowerment, to create a new story capable of guiding us through Casamassima also in audio-podcast format.

OUTREACH TOURISM WORKSHOP

Although the wall was built in the suburbs, on the walls of the former city jail, the heart of the activities was in the very rooms where the young orphan girls, called “nuns” but in fact not consecrated, had the opportunity to receive a secular education.

Connecting on a spiritual and physical level these two places is the goal of the second workshop, led by the ziczic Association and open to all and every citizen willing to collectively imagine an ideal path to visit Casamassima accompanied by the story that emerged from the first workshop. Among the many suggestions that could make the QR-codes visible along the way, it was chosen to use the tool of papier-mâché, typical of Casamassima, creating a path based on the stories collected for the podcast.

MURALES

Keeping the South American tradition of social and political muralism intact, Bastardilla is among the few artists who still exploits public spaces to take a direct stand against the inequities of modern society.
Her works speak of feminism, solidarity, boundaries to be broken down and bonds to be created, and the story of the Monacelle also carries with it the value of music and art for the emancipation of people. During the residency in Casamassima, thanks to the discussion with the working group and with all the female citizens she will meet, Bastardilla has brought on the wall of the former prison a story where male wolves cannot eat the monacelles, who float and break free to the music they themselves play.

“WOW – Women on walls” is a public art project funded by the Puglia Region’s STHAR LAB notice and entrusted by the Municipality of Casamassima to the cultural association Pigment Workroom in collaboration with the artist Bastardilla, the Municipal Library “Complesso delle Monacelle,” ziczic, Cime, Kaufman scritture creative and the Mammachilegge bookstore.
Thanks to Marika D’Ernest for advice on gender issues in the design phase.