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L’artista Andreco ha lanciato CLIMATE, un progetto di arte pubblica internazionale ed itinerante sui cambiamenti climatici, le loro cause e il loro impatto.
Come punto di partenza di questo percorso, Parigi è stata la scena di una operazione divisa in due atti artistici. Il primo è un murales raffigurante il ciclo dell’acqua e dell’anidride carbonica, apparso sulla Scuola Primaria Richomme, nel cuore del 18simo arrondissement della capitale francese, anche chiamato “La Goutte d’Or”, noto per essere storicamente multietnico.
Non è un caso se un progetto che si sofferma sugli effetti dei cambiamenti climatici sull’ambiente è partito a Parigi a neanche un mese dall’inizio della Conferenza COP 21.
Gli scienziati climatici hanno dimostrato che l’aumento del riscaldamento globale è reale, e che le emissioni dovute ai combustibili fossili sono i primi responsabili. Una ricchezza di prove scientifiche dimostra che gli effetti di cui sopra sono principalmente il risultato di un aumento dei livelli di anidride carbonica e di gas a effetto serra in atmosfera, emissioni di carbonio che possono essere riconducibili ai combustibili (carbone, petrolio e gas naturale) che le compagnie dei combustibili fossili hanno estratto e portato sul mercato.
Il murale di Andreco intende rappresentare la sua visione simbolica e schematica delle principali conseguenze del riscaldamento globale, come ad esempio l’aumento del livello del mare, le più lunghe stagioni degli incendi boschivi, precipitazioni e inondazioni più intense, l’intensificazione delle ondate di calore. L’artista ha anche tenuto una lezione agli alunni, in cui ha spiegato il suo lavoro e ha parlato dei cambiamenti climatici che stanno attualmente interessando le comunità, le persone e le imprese.
La seconda parte del lavoro di Andreco a Parigi è l’installazione di una scultura in legno alta 5 metri nel Jardin partagé Beaudelire, un giardino-comunità situato in un lotto vuoto di Rue Baudelique, nel 18simo distretto.
Risultato di un workshop collettivo, la scultura di Andreco è stata costruita intorno e in cima ad una vasca utilizzata per la coltivazione di erbe e piccole verdure, una sorta di simbolica “armatura protettiva”. La scultura è stata progettata al fine di interagire con le piante del giardino, in particolare con alcuni kiwi rampicanti che sono stati piantati insieme con i residenti. Come un punto di riferimento per il territorio, la scultura diventa un segno per l’identità del giardino e per le associazioni locali per l’ambiente. Quest’opera d’arte integra una serie di progetti scultorei che l’artista ha fatto per una più ampia ricerca sulle relazioni tra gli esseri umani e la natura.
La rivegetazione dei lotti vuoti fra i palazzi è molto comune a Parigi, e in particolare nel 18simo distretto. Le comunità dei vicini si riuniscono al fine di promuovere l’orticoltura urbana, per evitare la cementificazione e per prendersi cura di spazi altrimenti lasciati all’abbandono. L’artista sa bene dell’importanza degli spazi verdi nelle città, sia per migliorare la qualità dell’aria, che dell’acqua e della gestione del calore. La sua pratica artistica nel contesto urbano prende anche spunto dalle “UGT” Urban Green Technologies, suoi temi di ricerca per molti anni, e dall’estetica dei paesaggi interstiziali come indicato dal “Manifesto del Terzo Paesaggio” di Gilles Clement (Manifeste du paysage livelli).
Il progetto è stato prodotto da GFR con il patrocinio del 18e Mairie de Paris e la Mairie de Paris.
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The Italian artist Andreco has just launched CLIMATE, an itinerant and international public art project about climate changes, their causes and their impacts.
As the starting point of this journey, Paris has been the scene of a two-acts creation. One stage of this project is the creation of a wall painting that represent the water and CO2 cycles. This mural is featured on the façade of Richomme Primary School, in the 18th district, in the very heart of the historical and multiethnic neighborhood known as “La Goutte d’Or” (The Golden Drop).
It’s not a case that a project that took inspiration from the effect of the climate change on the environment start in Paris at less than one month from the beginning of the Cop 21 forum.
Climate scientists have documented that global warming is happening and that fossil fuel emissions are the primary cause. A wealth of scientific evidence shows that the above impacts are primarily the result of increased levels of heat-trapping carbon dioxide in the atmosphere—carbon that can be traced back to the fuels (coal, oil, and natural gas) that fossil fuel companies have extracted and brought to market.
Andreco’s mural means to represent his own symbolic and schematic interpretation of global warming’s main consequences, such as the rising of the sea level, longer wildfire seasons, heavier precipitations and flooding, the intensification of heat waves. The artist gave also a class to the pupils, in which he explained his work and talked about the climate changes that are currently affecting communities, people and businesses.
The second part of Andreco‘s work in Paris is an installation of a 5meters-tall wooden sculpture in the Jardin partagé Beaudelire, a community garden located in an empty lot of Rue Baudelique in the 18th district.
The result of a collective workshop, Andreco’s sculpture has been built around and on top of a tray used to grow herbs and small vegetables, a sort of symbolic “protective armor”. The sculpture is designed in order to interact with the plants of the garden, especially with some climbing kiwis that have been planted together with the residents. As a landmark for the territory, the sculpture becomes a sign for the identity of the garden and the local claims for the environment. This artwork integrates a series of sculptural projects that the artist did for a wider research about the relations between humans and nature.
The revegetation of empty lots is very common in Paris, and particularly in the 18th district. Communities of neighbors get together in order to promote urban horticulture, to prevent overbuilding and to take care of spaces otherwise left abandoned. The artist minds the importance of green spaces in cities for a healthy environment, water and heat management and the good “land use” planning. His artistic practice in the urban context takes also inspiration from the “UGT” Urban Green Technologies, his research topics for many years, and the aesthetic of interstitial landscapes according with Gilles Clement’s “Third Landscape Manifesto”(Manifeste du tiers paysage).
The project has been produced by GFR with the patronage of 18e Mairie de Paris and the Mairie De Paris.