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*** english version below ***

La mission di Pigment Workroom è quella di provare a coinvolgere chi è meno abituato a confrontarsi con graffiti, street art e arte in genere, puntando alle periferie e alle aree solitamente considerate prive di attenzione nelle nostre città. In tal modo i quartieri decentrati assumono nuove potenzialità culturali, sociali ed economiche offerte dalla partecipazione degli abitanti, degli artisti e dei visitatori alle iniziative preposte. Inoltre, le opere realizzate sono da considerarsi integrate alle strutture e ai quartieri selezionati, quindi come valorizzazione del patrimonio territoriale.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario coinvolgere attivamente i residenti nei processi creativi. Solo in questo modo un’opera d’arte potrà dirsi veramente pubblica, poiché risultato di un’autentica mediazione fra gli artisti e il contesto nel quale intervengono. Un’arte urbana che non tradisca la propria natura d’arte proveniente “dal basso” che si oppone alle logiche espositive orientate “dall’alto”. Non è il frutto di una direzione artistica prestabilita ma un arricchirsi reciproco tra l’artista e il cittadino, attraverso la loro interazione costante e la conoscenza del territorio.
L’arte può esser vissuta quotidianamente, osservata, contemplata e immaginata.

Il Nome
Bari Real Estate 2015 è un contenitore di proposte, idee e programmi a medio e lungo termine. Con questo concept, invitiamo a guardare in maniera diversa le periferie delle nostre città, non senza un tocco di ironia, leggerezza e spensieratezza.
 Estate è una parola che, in inglese, può avere molti significati: si pronuncia esteit, e può significare eredità, tenuta di lusso, ma anche ceto sociale. Real Estate è solitamente usato per indicare la messa in vendita di un complesso abitativo signorile o di villeggiatura. In lingua italiana il termine rimanda alla stagione vacanziera dell’anno.
 L’idea, paradossale e sarcastica, è che un quartiere popolare e in difficoltà possa per un attimo essere pensato e vissuto come un “real estate”.

Mission
Nel 2014, a San Pio, l’obiettivo principale era quello di attirare l’interesse di media e cittadini verso un quartiere dimenticato, invertendo la rotta periferia-centro. Attraverso l’impatto mediatico internazionale che ne è derivato si è prodotto un flusso di visitatori attratti dalle opere e da una rassegna stampa importante, contribuendo a demolire almeno un po’ l’associazione che l’immaginario collettivo è solito compiere tra il quartiere e la criminalità.
Bari Real Estate 2015 racchiude un’espansione di obiettivi e finalità mirate ad attraversare più aree della città, stimolando interazioni locali, nazionali e internazionali, sciogliendo i confini urbani, liberando le visioni estetiche e sociali ormai del tutto stereotipate.

Due Quartieri
I due quartieri hanno nelle loro costituzioni quasi opposte dei punti in comune dai quali è partita la nostra ricerca.
San Pio, così ribattezzato dall’amministrazione una decina di anni fa, è un complesso di case popolari costruite negli anni ’50 in un’area isolata a nord della città, dove tutte le avanguardistiche strutture pubbliche pensate per il suo auto sostentamento non furono mai messe in funzione, creando sin dalla sua nascita i presupposti per una vera e propria ghettizzazione. I tremila abitanti dispongono di un solo bar, un solo bus, un solo supermercato e un dispensario di medicine.
I casi di criminalità e disagio estremo tardano ad abbandonare San Pio: non esteso né popoloso come Scampia a Napoli o lo Zen a Palermo, il quartiere rimane comunque comunemente associato a questi ultimi per problemi analoghi.
Il quartiere Libertà, con 60mila abitanti, è il più popoloso di Bari. A differenza di San Pio, il Libertà è situato a immediato ridosso del centro cittadino e si fa subito notare per la sua edilizia storicamente rilevante, fitta di palazzi costruiti durante la prima metà del Novecento. Durante gli ultimi decenni il quartiere è divenuto oggetto di un crescente degrado e disinteresse delle istituzioni.
La crisi economica ha rafforzato l’animo popolare del cuore abitativo del capoluogo: se da un lato si assiste alla chiusura dei negozi storici di Via Manzoni, dall’altro si vede l’aumento di studenti e giovani lavoratori in cerca di alloggi a buon prezzo.
Per la stessa ragione, sono attirati nel quartiere immigrati provenienti dall’Africa centrale e da tutta l’area asiatica. Talvolta, questi ultimi vengono costretti a piegarsi alle logiche dell’illegalità che non hanno mai lasciato le strade del quartiere.
La cronaca parla spesso di “una terra di nessuno”, teatro di episodi drammatici di criminalità organizzata che ne fanno una sorta di periferia nel cuore di Bari dove i clan si spartiscono le aree di spaccio e il controllo dei traffici. A pagare il prezzo più alto di tutto questo, come sempre, sono i più giovani, specie quelli che cedono al fascino della vita criminale.
Certamente l’arte non può ambire a risolvere i problemi più seri di un quartiere in difficoltà eppure il suo contributo può essere essenziale e la sua presenza un incentivo per i cittadini baresi a trovare o a ritrovare l’interesse per San Pio e per il Libertà: recarvisi significa vedere e sentire l’energia con cui si esprime la forte volontà di riscatto dei residenti, tanto più quando veicolata attraverso attività creative, come quelle encomiabili promosse dall’Accademia del Cinema e dall’Officina degli Esordi.

Il Progetto
BRE15 non è stato un semplice intervento di ri-estetizzazione urbana: Pigment e gli artisti invitati hanno coinvolto attivamente i residenti dei quartieri, a partire da quelli più giovani, nelle loro attività artistiche.
Un corso di graffiti e arti urbane gratuito a cura di Pigment è stato avviato a Enziteto dal giorno 18 aprile 2015 grazie al sostegno dell’Accademia del Cinema dei Ragazzi. Stessa cosa è avvenuta a maggio nel quartiere Libertà, dove il corso è stato ospitato e supportato avviato dal centro culturale Officina degli Esordi.
Con i nostri studenti under 16 siamo scesi fra le loro strade, esplorato i luoghi che non conoscevamo, invitando porta a porta tutti gli abitanti a partecipare ai due incontri di quartiere di metà giugno.
A San Pio una lunga giornata di festa ha accolto l’arrivo dei primi due artisti. Una graffiti Jam, con writers provenienti da tutta la Regione, ha colorato le pareti esterne dello Stadio, da anni oggetto di incuria;
Il quartiere Libertà, con il sostegno di Pophub e dell’Amiu, ha visto l’apertura straordinaria dell’ex Arena Moderno, un cinema all’aperto che per anni ha ospitato generazioni di cinefili. Rimetteremo in sesto un luogo d’incontro abbandonato da tempo; cittadini e artisti disegneranno insieme su supporti per festeggiare la fine dei workshop di graffiti.
Per tutta l’estate, numerosi artisti ci hanno raggiunto per supportare Bari Real Estate 2015. Lauda ha disegnato una casa popolare di Enziteto, Dem, La Fille Bertha e Soap The Wizard nel quartier Libertà, Mart, Amor, Alfano, Geometric Bang e Mest Move hanno lavorato in pieno centro città . Abbiamo portato un progetto di arte nata nelle periferie nel cuore antico della città: una pittura collettiva è stata prodotta da tutti questi artisti in Piazza Ferrarese, e grazie allo IAT Bari, centro di informazioni turistiche, abbiamo potuto festeggiare e presentare per la prima volta al pubblico lunga strada partita da Enziteto passando attraverso il Libertà.
Infine, nel mese di settembre abbiamo organizzato al Bilabì Brewery Pub una grande festa di chiusura con un concerto dal vivo, la proiezione di tutto il materiale documentario e una mostra con opere d’arte e capi di vestiario prodotti dagli artisti.

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Pigment Workroom’s mission addresses to people not used to cultural and artistic initiatives, for instance the residents of popular and suburban neighborhoods: graffiti and so-called “street art” can, at certain conditions, embody a way of aestheticization of human territories otherwise treated as non-places by politics and public administrations.
The event’s first edition aimed to attract media and citizens’ attention towards a forgotten neighborhood and that’s what we succeeded to obtain: reversing the “first downtown, then suburbs” logic, and generating international media impact. Enziteto Real Estate induced a remarkable flux of visitors thanks to the appeal of the murals, as well as a huge media coverage: this contributed to demolish a little bit the association between the neighborhood and criminality which is still deep-rooted in the collective consciousness.
The title we chose for the project aims to this precise target, not without a certain irony. In English, the word Estate has more than one meaning: heritage, a luxury property or even social class. Real Estate is usually employed to mean a high-class residence for sale. In Italian, Estate means summer.
The sarcastic idea that a suburban neighborhood could, even just for a moment, be imagined as a “real estate” or a luxury residence for a summer vacation, is a way to invite people to look differently to these types of districts. Our mission for the second edition was to create an even stronger bond between San Pio and Bari downtown, this time by implicating Libertà’s district.

Two Neighborhoods
San Pio and Libertà are utterly dissimilar from a mere aesthetic standpoint. Nevertheless, they have quite a lot of common ground.
San Pio (thus renamed around ten years ago) is a complex of social housing buildings erected during the 1950s in an isolated area, located up north of the city, devoid of fundamental public structures and commercial activities. Ever since then, San Pio is a sort of ghetto: its 3,000 inhabitants only have one coffee shop, one bus line, and one supermarket. Not even a true drugstore. Criminal rates and social disadvantage are still a fact.
Libertà is, on the other hand, the most populous district of Bari, counting around 60,000 inhabitants. In contrast with San Pio, this neighborhood is located right next to downtown and is architecturally relevant: the most part of its buildings has been erected during the first half of 1900, even though today it undergoes an increasing neglect and a lack of interest from the institutions. Financial crisis led to a drop of rental fares, thus leading to an increase of young and immigrant population and improving the “popular soul” of this neighborhood. However, Libertà is often a scene of criminal acts, a “no-man’s land” where gangs fight for the control of the streets and the drug trade.
Art cannot be charged with responsibilities that should rather be of administrations and politics, like solving all by itself problems such as those of San Pio and Libertà. Anyway, its presence can certainly play an important role in transforming viewpoints and triggering changes. Our mission is to reactivate the attention and the interest of Bari’s citizens for these two neighborhoods: visiting San Pio and Libertà would mean seeing and feeling the longing for social recognition of their residents, and their energy and commitment when involved in creative activities.

The Project
It hasn’t been a plain and simple intervention of urban re-aestheticization: Pigment and the invited artists had actively involved the residents, from children to the elderly, in their artistic activities.
A graffiti and urban art free workshop curated by Pigment has been activated on April 18 in San Pio with the support of the local Cinema Academy. Same thing happened in Libertà in the “Officina degli Esordi” cultural centre from mid-May.
We walked down the streets with our under-16 students to explore places we didn’t know, then we asket each resident to take part in two events that occured mid-June:
In San Pio, the first two invited artists painedt the outside walls of the local stadium, together with the all graffiti-scene of all Bari area.
In Libertà we did re-activated for a day a former open-air theater named “Arena Moderno” thanks to the support of Pop Hub: artists and residents painted together, partying the final lesson of our graffiti workshops.
For all summer, lot of artists came to Bari in order to paint for Bari Real Estate: Lauda in Enziteto, Dem, La Fille Bertha and Soap The Wizard in Libertà, Mart, Amor, Alfano, Geometric Bang and Mest Move in full city centre. We brought a decentralizing art project in the old heart of the town: a collective painting has been produced by all these artists in Piazza Ferrarese, and thanks to the touristic info point we had a first party where we showed the long road started in Enziteto passing through Libertà.
Finally, in September we organized in Bilabì Brewery Pub a big closing party with a live concert, the screening of all the documentary material and an exhibition with each artwork and apparel produced by the artists.

ARTISTS INVOLVED: DEM, LAUDA, GEOMETRIC BANG, STW – Soap The Wizard, ALFANO,
ALBERONERO, LA FILLE BERTHA, AMOR, MART AIRE, MESTMOVE