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Il 15 maggio 2022 nel Castello Svevo di Bari è stato proiettato in anteprima “Pelagos”, una video-opera artistica di Sam3, adesso in concorso in diversi festival in tutto il mondo.
Il filmato, commissionato dalla Direzione Regionale Musei Puglia al fine di valorizzare i 15 luoghi da loro gestiti, ha visto PWR supportare l’artista insieme a Studiostudiostudio nella produzione e curatela.
L’artista ha costruito il video facendo susseguire con la tecnica dello stop-motion una mole impressionante di fotografie realizzate ai luoghi e alle opere diffusi in Puglia, lasciando a Kostadis Michail il compito di farle danzare grazie ad una sua composizione originale.
Nelle parole del co-fondatore di PWR Vittorio Parisi: “Questo abbraccio primordiale e infinito del mare alla terra è il soggetto delle sperimentazioni video di Sam3: esso anima, in tutti i sensi, gli oggetti e i luoghi che scorrono davanti ai nostri occhi, in una mutazione fluida e quasi ininterrotta di forme, di luci, di immagini porose come le pietre calcaree pugliesi. Come vere e proprie spugne, le immagini finiscono per assorbire gli sguardi, le parole e gli usi che le comunità umane fanno di esse nel tempo, e che in esse si stratificano come i sedimenti delle rocce”.
***ENGLISH VERSION***
May 15, 2022 in Bari’s Castello Svevo was the premiere screening of “Pelagos,” a video-art work by Sam3, now in competition at several festivals around the world.
The film, commissioned by the Puglia Regional Museums Directorate in order to enhance the 15 places they manage, saw PWR support the artist along with Studiostudiostudio in the production and curatorship.
The artist constructed the video by making an impressive amount of photographs taken of the places and works spread in Puglia follow one another with the stop-motion technique, leaving Kostadis Michail to make them dance thanks to his own original composition.
In the words of PWR co-founder Vittorio Parisi: “This primordial and infinite embrace of the sea to the land is the subject of Sam3’s video experiments: it animates, in all senses, the objects and places that flow before our eyes, in a fluid and almost uninterrupted mutation of shapes, lights, and images as porous as the Apulian limestones. Like real sponges, the images end up absorbing the gazes, words and uses that human communities make of them over time, and that stratify in them like the sediments of rocks.”
